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Regione Toscana boccia ateneo Pisa che assume docenti ‘gratis’ - Labitalia, 27 juillet 2009

dimanche 9 août 2009, par Laurence

La faculté de Pise propose 204 contrats d’enseignement semestriels et annuels non rémunérés (ainsi, on peut dire que l’on a enseigné à la fac dans son CV) : qui dit mieux ? La région proteste et prend des mesures pour endiguer "la fuite des cerveaux", mais ne peut rien faire car l’université prend des décisions "qui ne relèvent pas strictement de l’Etat" : vive l’autonomie ! Pour lire cet article sur le site de Labitalia

Le persone lavorano per vivere non si può pretendere che gente che ha studiato sia obbligata a lavorare gratis. Siamo in presenza di un’umiliazione vera e propria”. L’assessore alla Ricerca Università e Casa della regione Toscana, Eugenio Baronti, proprio non riesce ad accettare il bando pubblicato dall’Università di Pisa che prevede 204 contratti di insegnamento, per corsi annuali e semestrali, a ‘titolo gratuito’. “Non prendiamoci in giro - spiega a LABITALIA - un conto è organizzare delle supplenze con docenti già strutturati nell’ateneo che, volontariamente, mettono a disposizione il loro tempo per alcuni corsi, un altro è inserire delle cattedre senza pagare il docente”.

E poi - continua l’assessore - che senso che un docente venga retribuito e l’altro no per lo stesso lavoro svolto ? E’ una differenziazione inaccettabile soprattutto per un Paese che da anni lamenta la ‘fuga dei cervelli’. Discorsi su discorsi, battaglie su battaglie e poi si mettono in atto queste azioni che ledono seriamente la dignità umana. Già dobbiamo fare i conti con i precari, ma pretenedere la gratuità totale è un’altra cosa”.

Come regione - ammette Baronti - non possiamo fare niente, non abbiamo il ‘potere’ di bloccare il bando, anche perchè le ‘decisioni’ universitarie sono di natura strettamente statale. Nei prossimi giorni faremo un incontro per vedere meglio la situazione. Chiaro che la regione Toscana va in tutt’altra direzione. Abbiamo deciso di sostenere i ricercatori dando 50mila euro lordi per finanziare ogni ricerca. Questo è quello che si deve fare, altrimenti dobbiamo fare i conti con le solite lacrime di coccodrillo, che ‘bagnano’ i dati che registrano sempre più alte percentuali di fuga dei cervelli dal nostro Paese”.

Per mercoledì - dice a LABITALIA Daniela Fabbrini, segretario generale Flc Cgil Pisa - abbiamo organizzato un incontro con i rappresentanti dei precari dell’ateneo. In quella sede sicuramente chiederemo un incontro urgente con il rettore per cominciare a discutere di questa situazione un po’ ‘particolare’. L’ateneo ha adottato questa decisione perchè non ha fondi a disposizione per poter pagare tutti i contratti. Di certo dobbiamo fare una verifica su questi bandi”.

Non è chiaro - precisa la sindacalista - se la vittoria del bando e quindi la copertura delle cattedre ‘faccia curriculum’, l’unica cosa certa è che siamo in presenza di un lavoro senza remunerazione”. Daniela Fabbrini ricorda poi che “gli eventuali docenti che lavoreranno a titolo gratuito non avranno alcun diritto ad avere, in futuro, un contratto a tempo indeterminato”.

Una cosa inaccettabile -conclude - se si pensa che un docente ha diritto non solo alla retribuzione delle ore di diattica, ma anche per il lavoro di preparazione delle lezioni e di copertura degli esami”.